Venezia, città di spezie e di profumi.
A spasso con John Ruskin per Rialto
Forse non tutti sanno che John Ruskin, artista e importante critico d’arte del 1800, ha dedicato uno dei suoi tanti scritti su Venezia alla Chiesetta e al campo di San Giacomo, che è che il centro di Rialto, e questa lettura mi dà l’occasione di ‘condurvi’ in un posto che amo, la prima Venezia!
Venezia, infatti, nacque qui!
Rialto, Rivoaltus o Rialtum, significa canale profondo, e altro non è che il nostro Canal Grande; e il gruppo di isole, che gli fanno da sponda, prende il nome da esso.
Da qui iniziò tutto, quando nel IX secolo la sede del governo vi venne trasferita da Malamocco, borgo sull’isola del Lido. Queste isole interne, infatti, al riparo dalle mareggiate e dalle invasioni barbariche, erano anche più facilmente raggiungibili dalla terraferma.
Questo spiega perché, nel corso dei secoli, l’area realtina è diventata il cuore della vita commerciale della Serenissima, ed era meta dei mercanti provenienti dall’Europa e dall’Oriente. Se vi soffermate a leggere i ‘nizioleti’, i nostri cartelli stradali dipinti sugli edifici, vi ritroverete tutto ad un tratto in un luogo immaginario popolato da mercanti di ogni tipo, che si servivano del Bancogiro per concludere le loro transazioni!
La Ruga dei Spezieri ad esempio, che si trova tra la Ruga Vecchia San Giovanni e il Campo delle Beccarie, deve il suo nome alle numerose botteghe e laboratori, dove gli “Spezieri da grosso” confezionavano i famosi “sacchetti veneziani”, che contenevano miscugli di aromi fra i quali pepe, zenzero, zafferano, cannella, noce moscata, chiodi di garofano e coriandolo.
E proprio nell’Insula di Rialto venivano caricate e scaricate queste preziose e costosissime spezie, provenienti dall’Oriente e dall’Africa attraverso le mude (antiche rotte navali). Nella ‘sezione dedicata al profumo’ al Museo di Palazzo Mocenigo, per ogni muda è possibile annusare il profumo delle spezie che venivano trasportate!
Nell’Europa medievale le spezie orientali venivano impiegate nell’uso culinario (mascheravano l’odore e il sapore della carne, a volte mal conservata), e servivano a curare moltissime malattie. Si pensava, infatti, che le sostanze profumate proteggessero dalla peste, tanto è vero che le persone cercavano di difendersi dal contagio indossando guanti profumati, o appendendo al collo un sacchettino di piante aromatiche. Per lo stesso motivo il medico della Peste indossava una maschera con un lungo naso a punta, riempita di erbe e essenze aromatiche!
Venite dunque a Rialto, a passeggiare per l’Erbaria, e dietro di voi scoprirete il Fontego dei Tedeschi, la casa magazzino del XIII secolo dei mercanti provenienti dal Nord Europa! Ben volentieri vi porterò a visitarlo, sia perché all’interno conserva la sua struttura originaria, e sia perché dalla sua terrazza sul tetto si gode una splendida vista sul Canal Grande!
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