Avete mai sentito parlare di San Miniato? Questa bellissima città è un borgo medievale situato a metà strada tra Pisa e Firenze e sorge su tre colli che dominano il territorio del Valdarno Inferiore.
Un borgo pieno di fascino, storie, personaggi famosi e monumenti, uno dei quali in particolare è conosciuto da tutti, vale a dire la bellissima Torre di Federico II che si erge imponente dal colle principale e domina l’intera vallata!
Simbolo indiscusso della città e visibile anche da lontano da alcune delle città più famose della Toscana, ha alle sue spalle secoli di storia e di leggende che tutt’oggi affascinano chi decide di raggiungere il prato della Rocca per rilassarsi all’ombra della Torre e godersi un panorama meraviglioso!
San Miniato nel Medioevo
Nel periodo medievale San Miniato divenne importante quando gli imperatori del Sacro Romano Impero la scelsero come centro di potere e controllo di tutta la Toscana, facendola diventare sede del Vicariato Imperiale. Molti imperatori germanici hanno sostato nel borgo tra cui Federico Barbarossa e lo “Stupor Mundi” Federico II.
L’Imperatore Ottone I fortificò il borgo con due possenti mura difensive: la prima racchiudeva la parte alta della città, chiamata appunto Rocca, dove successivamente Federico II fece erigere la Torre a coronamento dell’opera difensiva. La seconda cinta invece era nella parte sottostante e ne facevano parte la Torre di Matilde (ad oggi campanile della Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio) e la Torre delle Cornacchie (oggi non più visibile perché distrutta nel XIX secolo).
La Torre e i suoi personaggi
Sulla torre di Federico II vi era un’iscrizione nella quale vi era riportato che Corrado Da Spira, cancelliere imperiale, era stato nominato come sopraintendente del torrione e si narra che proprio qui dentro venne imprigionato Pier delle Vigne, segretario imperiale molto vicino a Federico II, accusato di corruzione e tradimento ai danni del sovrano. Ai piedi della torre troviamo infatti una targa che riporta un passo della Divina Commedia di Dante Alighieri: si tratta di un estratto del XIII canto dell’Inferno dove ritroviamo Pier Delle Vigne collocato nel girone dei suicidi imprigionato tra gli alberi di una selva.
La Demolizione
La Torre di Federico II che vediamo oggi però non è l’originale: durante la II Guerra Mondiale, e più precisamente nel periodo in cui le truppe tedesche erano in ritirata, la notte del 23 luglio del 1944 la Torre venne minata e fatta esplodere, radendola al suolo. Lo sgomento dei cittadini fu enorme, il loro simbolo che da secoli dominava la città era andato distrutto per sempre. Si decise così di ricostruirla e nel 1958, grazie al prezioso contributo dell’architetto Renaldo Baldi e all’ingegner Emilio Brizzi, la Torre di Federico II tornò al suo magnifico splendore per la gioia di tutti i Samminiatesi!
Se siete stati incuriositi da questa storia, vi aspetto a San Miniato per accompagnarvi in un’affascinante visita guidata alla scoperta di questo meraviglioso borgo e per portarvi in cima alla Torre e regalarvi uno spettacolo mozzafiato!
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