Eh sì, che Bergamo sia una città strettamente legata alla musica è notorio data l’importanza sempre maggiore del Festival Donizettiano, forse non tutti sanno però che è proprio percorrendo le vie più importanti di città alta che si possono conoscere i luoghi Donizettiani.
Partiamo da borgo canale dove si trova la casa natale di Gaetano Donizetti. Ancora oggi, la struttura del borgo ne testimonia l’impronta medioevale.
Gaetano nasce nel 1797 al civico n.14, oggi casa di grande valore storico e culturale, monumento nazionale ed edificio a più piani di grande bellezza. Non era così a quei tempi, infatti sottoterra c’è la vera casa, due ambienti con pozzo e ghiacciaia.
“Nacqui sotto terra in borgo canale. Scendevasi per una scala di cantina ov’ombra di luce non mai penetrò. E siccome gufo presi il mio volo …”
scriverà al suo maestro Simone Mayr, proprio a testimonianza delle sue umili origini.
Ci spostiamo nel Palazzo della Misericordia Maggiore, in V.Arena dove è ospitato il Museo Donizettiano. Lo scalone ci introduce nell’atrio e, da lì si accede al salone, affrescato da Vincenzo Bonomini nelle cui teche sono esposti i cimeli, le lettere, gli scritti di Gaetano. Dipinti ed oggetti personali del maestro contribuiscono a rendere il luogo unico al mondo.
Si parte dall’ammissione alla scuola caritatevole di musica , a nove anni in cui, oltre al canto , violino e cembalo, Mayr impartiva agli allievi lo studio dei classici della letteratura e della storia dell’arte,fornendo così loro un’educazione eccezionale. Andrà poi al Conservatorio di Bologna.
Da lì scatterà la sua incredibile verve compositiva che gli permetterà di scrivere più di settanta opere in un tempo non lunghissimo se pensiamo che morirà nel 1848 e cioè a soli cinquantuno anni.
L’elisir d’amore, melodramma giocoso e Lucia di Lammermoor, la più famosa tra le opere serie sono forse le sue composizioni più conosciute.
Nel museo, tra le notizie che riguardano la sfera familiare, si racconta anche di Giuseppe Donizetti, fratello maggiore che andrà a Costantinopoli e diventerà istruttore delle musiche imperiali ottomane.
Chiamato dal sultano per riformare la musica turca comporrà anche la prima marcia imperiale ottomana in occasione di una vittoria dei Turchi sui Russi. Sarà decorato con la Tourah imperiale ed avrà il titolo di Pascià.
Sempre in V. Arena, una targa ci ricorda il luogo dove si svolgevano le lezioni della scuola di musica fondata da Mayr. Il coro di Mayr divenne famoso e fu chiamato a cantare nei festival e in speciali festività religiose. Il giovane Gaetano cantò in capolavori di Handel, Mozart, Beethoven oltre che nelle “accademie” cioè nei concerti per la sua scuola e per la vita musicale di Bergamo.
Entriamo nella basilica di S.M:Maggiore, dove, nel 1875 i resti del compositore vi furono trasferiti e deposti nel” Monumento funebre a Gaetano Donizetti”cenotafio scolpito da Vincenzo Vela, che si trova accanto a quello di Mayr. Alto tre metri, in marmo bianco di Carrara presenta una figura femminile piangente, il ritratto di Gaetano compreso in una medaglia e, in basso, un rilievo con scolpiti sette putti in atteggiamento dolente che simboleggiano le sette note della scala diatonica di Dio.
Ci portiamo nella attuale Via Donizetti dove sorge Palazzo Scotti , una lapide ci racconta che proprio qui, l’otto aprile 1848 Gaetano morì tra il dispiacere di tutti i bergamaschi e dei baroni Scotti suoi grandi amici che qui l’avevano ospitato.
Donizetti è uno degli autori più rappresentati al mondo con oltre 1500 recite all’anno.
Ogni anno nel mondo quasi due milioni di persone si spostano per assistere alle sue opere.
Ed ora, udite, udite:
a Bergamo, oltre al teatro Donizetti,c’è anche la Torta Donizetti il dolce bergamasco che mette di buon umore, stato d’animo in comune con il gran medico Dulcamara, le cui parole nell’ elisir d’amore sono…
”Benefattor degli uomini, riparator dei mali In pochi giorni io sgombero, io spazzo gli spedali,,, Ecco qua così stupendo sì balsamico elisire, Ah Di patria il dolce affetto gran miracoli può far… gran miracoli può far”
del resto…è un melodramma giocoso.