Cari viaggiatori, oggi vi presento un modo non convenzionale di visitare Noto. Come?
Con il tour “Ciak…si furrìa!”. E cioè?
“Ciak…si gira!”. Il termine “furriare” nel dialetto siciliano significa “girare”, inteso anche nel senso di “visitare”. È un verbo che può evocare l’idea di muoversi da un luogo all’altro, esplorare o fare un giro.
E quindi venite con me a furriare per Noto, gioiello barocco della Sicilia, che è molto più di una semplice città; è un palcoscenico vivente che, con la sua straordinaria architettura e il suo paesaggio suggestivo, ha ispirato e continua a ispirare registi di fama mondiale, diventando un set privilegiato per una varietà di film e opere artistiche.
Non a caso Leonardo Sciascia l’ha descritta come “lo scenario ideale alla commedia”, riconoscendo il potenziale narrativo della città, un luogo dove l’arte e la bellezza architettonica si fondono per creare un’atmosfera unica, che sembra perfettamente adattarsi a narrazioni di ogni genere, da commedie a drammi.
Roberto Rossellini, Vittorio De Sica e Michelangelo Antonioni sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno scelto Noto come sfondo per le loro opere che sono diventate classici del cinema. Rossellini, con “Viva l’Italia” e De Sica, con “Il viaggio” (con Richard Burton e Sofia Loren), hanno trovato nella bellezza della città l’ispirazione per raccontare storie profonde e significative. Antonioni, d’altra parte, non solo ha girato “L’avventura” a Noto (con Gabriele Ferzetti e Monica Vitti), ma ha anche realizzato un documentario dedicato alla città, sottolineando l’importanza culturale e storica del luogo.
Oltre a questi maestri hanno lavorato a Noto altri grandi cineasti come Luigi Zampa, Luigi Comencini, Franco Zeffirelli, Lina Wertmüller e Giuseppe Tornatore. Opere come “Cavalleria rusticana”, “Storia di una capinera”, “Malena”, hanno messo in risalto non solo la magnificenza della città, ma anche la sua capacità di fungere da personaggio stesso nelle storie raccontate. La varietà di generi e stili cinematografici rappresentati nei film girati a Noto dimostra la versatilità e il fascino di questo luogo straordinario.
Montalbano è Noto
La notorietà di Noto come destinazione cine-turistica è cresciuta esponenzialmente negli ultimi decenni, in parte anche grazie alla serie “Il commissario Montalbano”. La rappresentazione della Sicilia attraverso gli occhi di Andrea Camilleri ha creato un legame profondo tra la narrativa e il paesaggio, invitando i visitatori a esplorare le strade e i luoghi che hanno fatto da sfondo alle avventure del celebre detective.
La figura del Commissario Montalbano ha conquistato il cuore del pubblico italiano e internazionale, grazie a una serie di racconti che mescolano sapientemente mistero, ironia e la bellezza della Sicilia. La trasposizione televisiva, interpretata da Luca Zingaretti, ha ulteriormente amplificato il fascino di queste storie, rendendo Montalbano un personaggio iconico. Con la sua passione per la buona cucina e il suo spirito da Dongiovanni, il Commissario si muove in questo contesto non solo come investigatore, ma anche come un vero e proprio ambasciatore della cultura siciliana, facendo di ogni episodio un viaggio attraverso la bellezza e le tradizioni della sua terra.
Le ambientazioni della serie sono un elemento chiave del suo successo, e Noto, con il suo patrimonio architettonico barocco, gioca un ruolo centrale. La diversità delle location, che spaziano da chiese storiche a caffè caratteristici, contribuisce a creare un legame autentico con il territorio. Luoghi come il Palazzo Di Lorenzo di Castelluccio, il Palazzo Nicolaci, la Loggia del Mercato, l’ex Monastero di San Tommaso in cui è ambientato il carcere di Vigata, sono solo alcuni esempi di come la serie riesca a catturare l’essenza di Noto, offrendo uno scenario visivo straordinario e arricchendo le trame. La luce dorata che illumina le strade e i monumenti di Noto è un elemento distintivo che rende ogni scena unica, potenziando l’atmosfera della serie.
E il successo continua…
Anche nel 2020, durante un periodo di incertezze globali, Noto ha continuato a brillare come set cinematografico grazie a Joe Wright e al suo film “Cyrano”, quasi interamente girato qui e candidato agli Oscar 2022. La scelta della città non è stata casuale: Wright ha trovato in Noto il perfetto equilibrio tra bellezza reale e fantastica, contribuendo a dare vita a una storia ambientata in un periodo ricco di significato e di emozione; complice la magia della luce di Noto, una caratteristica che trasforma ogni angolo in un dipinto vivente, rendendo la città un luogo ideale per raccontare storie di amore e passione.
Ancor più di recente, Mike White ha scelto di girare a Noto alcune scene della seconda stagione della famosa serie vincitrice del Golden Globe, “The White Lotus”. L’intento del creatore e regista è stato quello di omaggiare un grande classico del cinema italiano, il sopracitato “L’avventura” di Michelangelo Antonioni, in cui la protagonista, interpretata da Monica Vitti, cammina attraverso Piazza Immacolata circondata da uomini che la osservano. Ispirandosi a questa scena, White ha replicato l’iconica camminata, frame dopo frame, con Aubrey Plaza che interpreta un personaggio simile a quello di Vitti, passeggiando nella stessa piazza. Il grande successo di questa serie ha portato a Noto migliaia di fans, soprattutto statunitensi, alla ricerca dei luoghi della fiction.
Ecco perché Noto è cinema!
In sintesi, Noto non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere, un film da percorrere a piedi dove ogni strada e ogni piazza raccontano una storia. La sua bellezza senza tempo continua a incantare e a ispirare, rendendola una delle mete più affascinanti per gli amanti del cinema e della cultura.