Spesso Salerno è solo tappa per dirigersi in Costiera Amalfitana o nel Cilento. Salerno merita una soggiorno di 3 giorni e per apprezzarla in ogni suo aspetto, bisogna immergersi e perdersi nei suoi vicoletti medievali.
Il percorso consigliato inizia dalla Stazione dei treni. Ci sono tante strade che si possono fare, tante storie da raccontare. Lato mare per una prospettiva ariosa ed ampliare gli orizzonti, abbracciare con uno sguardo la città e poi c’è il lato centro storico, dove c’è ancora tanto da valorizzare. Un tuffo nel tempo. A guidare l’itinerario ci sono Cento Colonne sparse nel centro, a partire da Via dei Mercanti. Si trovano anche in posti insoliti, come inglobate in una lavanderia o in palazzi moderni. Indicano ancora il tracciato di una storicità spesso dimenticata.
La colonna principale è sul Decumano di Via Tasso.
Una strada storica, che oggi segna un confine tra la città vissuta, la città dei negozi, la città sommersa dalle stratificazioni. Scale, archi, palazzi, portoni che invitano ad entrare, ma che sembrano chiusi da tempo immemorabile. Si giunge su passo passo.
Si arriva al Giardino della Minerva. Il Giardino della Minerva è un orto botanico antichissimo, che offre un affaccio per immergersi in mille profumi e gustare la città dall’alto, uno spettacolo incredibile sia di giorno sia con i colori del tramonto.
All’uscita del giardino o si può salire per altre scale continuare a salire o si può ridiscendere per altre scale che accompagnano dalla collina al mare. Scendendo si arriva al Rione delle Fornelle, riqualificato con il progetto “Muri d’Autore”. A dare il benvenuto c’è una sirena alla finestra. Le parole sui muri hanno restituito valore ad un quartiere medievale, sommerso da case popolari.