Per non parlare delle mele…
La Val di Non è sicuramente tra le valli più famose anche tra coloro che meno conoscono la terra Trentina.
Incastonata tra le Maddalene e le splendide Dolomiti di Brenta, conta più di trenta piccoli paesini tra cui spicca per bellezza e grandezza Clès, il maggiore centro noneso.
Ogni abitato presenta le proprie peculiari caratteristiche, i propri scorci, i fienili, le vecchie legnaie: tutti tratti tipici di queste Comunità a fortissima vocazione agricola ed artigianale.
Quasi al culmine della Valle, da ricordare il sorprendente Lago di Santa Giustina. Un lago artificiale, il più grande del Trentino e tra i maggiori della Regione, così ben inserito nel contesto naturale da risultare incredibile essere invece stato creato dall’uomo per lo sfruttamento idro-elettrico delle acque del Torrente Noce. Essendo perfettamente balneabile è spesso meta, nei mesi estivi, di abitanti del luogo in cerca di un po’ di refrigerio.
Non mancano Palazzi importanti, come il Cinquecentesco Palazzo Assessorile di Clès e Castelli sia privati che visitabili. Uno fra tutti: lo sfarzoso Castel Thun nelle cui numerose stanze sono ad oggi conservati mobili ed oggetti di uso quotidiano, di un’età compresa tra il Tardo MedioEvo e l’inizio del Novecento. Un vero e proprio catalogo di moda e di buon gusto attraverso cui lasciarsi trasportare nelle varie vicende della Casata dei Conti Thun che dimorarono tra queste mura e governarono le sorti della Valle (e non solo) per molti secoli.
Ma non tutto è nobiltà ed elite in Val di Non. Anzi.
Esiste anche un’altra anima, in questa Valle: più nascosta ed intima. Bisogna addentrarsi fin dentro alle forre in zona Sanzeno e dintorni per rendersene conto, incontrando segni antichissimi di una santità antica e eremitica con il Monastero del veneratissimo San Romedio: un santo taumaturga e solitario che visse prima del Mille tra questi boschi, in compagnia dei soli animali selvatici e di pochissimi confratelli.
La devozione a questo santo così particolare, spesso rappresentato accanto ad un orso che la leggenda narra abbia ammansito dopo che aveva sbranato il suo cavallo, è sentitissima dai locali e da tutte le genti del Trentino e culmina, in pieno Gennaio, in una solenne processione tra i boschi e fino al luogo santo che lo vide protagonista delle sue azioni terrene.
Ma, da ultimo, bisogna aggiungere che la Val di Non, soprattutto è nota per la bellezza delle sue coltivazioni a viti, ad orti, ad albicocchi, ciliegi e, soprattutto, meli ai cui frutti sono dedicate molte manifestazioni eno-gastronomiche, concorsi, gare di peso e bontà ed altro ancora nel corso della nota Manifestazione “Pomaria” che si svolge in Autunno, al culmine della raccolta.