A pochi km da Caserta, in direzione di Roma e percorrendo la moderna via Appia si raggiunge una cittadina che dal 1862 è stata ribattezzata Santa Maria Capua Vetere e che corrisponde alla Capua antica. La città è già nota per il suo Anfiteatro Campano dove aveva sede la scuola di Lentulo e da dove partì la rivolta servile di Spartaco.
In realtà non fu questa la sola ragione che portò Cicerone a definirla altera Roma.
Capua, infatti, sorge su quello che un tempo veniva chiamato ager campanus. Una terra fertile, circondata dai Monti Tifatini dove vi era anche un santuario dedicato a Diana e, sui resti di questo, è stata eretta la Basilica Benedettina di San Michele Arcangelo, esempio di arte romanica (loc. Sant Angelo in Formis).
Sita nei pressi del Casilinum, porto fluviale del fiume Volturno, Capua era legata politicamente e commercialmente ai porti marittimi di Puteoli, Liternum e Vulturnum a cui Roma aspirava per espandere il suo potere commerciale.
Capua è interamente attraversata dalla via Appia, la regina viarum, che da Roma arrivava fino a Brindisi (312 a. C). Viandanti, commercianti, schiavi e personaggi illustri che hanno fatto la storia di Roma hanno percorso questa strada fermandosi in questa ricca città. Sui lati dell’Appia, poste a pochi km l’una dall’altra sorgono, imponenti, delle architetture di epoca romana: due mausolei. Il primo viene chiamato Conocchia, per la forma di fuso e il secondo, dalla forma circolare, è chiamato erroneamente Carceri Vecchie, perché si pensava che gli schiavi venissero rinchiusi al suo interno. Il commercio era molto fiorente, ciò è confermato dal ritrovamento di botteghe romane, come la Domus di Publio Confuleio Sabbio, che si trova al di sotto della Capua moderna. Infatti, Capua, come ogni città di antica fondazione, nasconde sotto il moderno assetto urbanistico numerose testimonianze del tempo passato. Nel 1922, ad esempio, venne alla luce un Mitreo, antro dedicato al culto misterico del dio persiano Mitra, inserito nel circuito turistico tradizionale insieme all’Anfiteatro, al Museo dei Gladiatori e al Museo Archeologico.
Nella vostra passeggiata sammaritana non può mancare una visita proprio al Museo Archeologico dell’Antica Capua, indispensabile per conoscere la storia della città. Già intorno al IX sec. a.C., è testimoniata la presenza di insediamenti di popolazioni italiche.
Capua venne fondata dagli Etruschi tra il VII e il VI sec. a. C., i quali introdussero un impianto urbanistico più articolato; successivamente subì la conquista dei Sanniti ed ebbe un ruolo importante nelle guerre puniche. Il massimo momento di gloria della città si ebbe durante l’età repubblicana per poi lentamente andare in declino con l’avvento e le irruzioni dei barbari. Nell’841 dopo che fu saccheggiata e incendiata la popolazione si disperse nei territori limitrofi e solo nell’857 i capuani decisero di fondare una nuova Capua nei pressi del Casilinum. Una nuova Capua che con i suoi personaggi e i suoi luoghi racconta di una storia diversa dalla sua consorella ma non meno gloriosa ed importante…
La storia dell’Antica Capua è piena di aneddoti che mi piacerebbe raccontarvi. Sarei lieta di farvi conoscere anche il volto moderno della città con il nostro piccolo San Carlo: Teatro Garibaldi, il Museo garibaldino e tanto altro ancora…
Vi aspetto!
Bibliografia: A. Perconte Licatese, Capua Antica, Santa Maria Capua Vetere 1997.