Firenze

Davide: il gigante valoroso ed intelligente

Giulia Bellini
di Giulia Bellini

Tutti conosciamo la storia del Davide di Michelangelo, e tutti abbiamo visto, anche solo in foto o cartolina, l’immagine della gigantesca statua, simbolo di Firenze Repubblicana.

Ma dietro di essa si cela un bellissimo significato, che possiamo benissimo trasmettere a tutti i bambini, ed io, nei miei tour anche “a misura di bambino” (o family-friendly) voglio raccontarla in modo del tutto inusuale, sotto forma di fiaba.

C’era una volta, quasi 500 anni fa, l’artista famoso che tutti conoscete con il nome di Michelangelo Buonarroti, ma che a me piace rinominare come Sr. Mike, alle prese con un compito speciale e veramente complicato. Gli avevano dato da lavorare con i suoi attrezzi un pezzo di marmo enorme e difficilissimo, dal quale doveva scolpire una statua: il Davide.

Lavorava giorno e notte da solo e mangiava poco e solo quando se lo ricordava. La notte scolpiva al buio, al massimo a lume di candela… Sapete all’epoca di Mike non esisteva ancora la luce. Lavorò sempre così per tanti e tanti anni e fu così che un giorno nacque il Davide.

Davide rappresentava un giovane uomo, era ghiaccio come il marmo bianco ed era anche altissimo

Aveva orecchie e bocca grandi, piedi enormi per poter appoggiare tutto il suo grande peso e gigantesche mani per poter afferrare grosse pietre; aveva occhi profondissimi e sulla testa dei riccioloni folti.

Arrivò un giorno in cui l’immenso e bianco Davide doveva affrontare una dura prova: sconfiggere il gigante Golia durante una battaglia. Davide si guardò un po’ intorno e studiò un po’ sui libri di storia: voleva capire chi e come in passato aveva sconfitto il gigante. Trovò che altri eroi, come lui ma dal corpo più scuro e meno grande coperto da una gonnella (che strani….!!), lo avevano sì sconfitto ma tagliandogli la testa con una spada. Tuttavia, a lui non piaceva molto questa soluzione, voleva fare una cosa diversa.

Allora si fermò, si mise a pensare e finalmente decise. Decise dunque che, essendo un uomo grande e valoroso, poteva evitare l’uso di un’arma così vincente ma così tanto pericolosa come la spada, e usare un’altra arma, ancora più potente…. il suo cervello e la sua intelligenza. Ebbene prese una piccolissima pietra, che credetemi in confronto alla sua grandezza sembrava una formichella, e con una fionda decise di tirarla contro il gigante.

Ed arriva il più bello…..arriva il momento della lotta.

Ecco Davide davanti a Golia, si ferma, si mette in posizione semi voltato verso la sua sinistra. Guarda attentamente il nemico, lo studia.
I suoi muscoli sono completamente in tensione tutti, dal primo all’ultimo. Il suo braccio destro teso lungo il busto muscoloso e la coscia; la sua mano avvolgeva la piccola pietra pronta ad essere lanciata. Al contrario il suo braccio sinistro è alzato e piegato e la mano teneva la fionda pronta per fare la sua missione.
Il suo sguardo è fermo, teso, quasi impaurito per la lotta che stava per avvenire, ma allo stesso tempo fiero ed impavido.

Davide è pronto, cosciente perché ha pensato attentamente. Con la sua mente ed il suo cervello ha prima ragionato a ciò che doveva fare e a quale doveva essere il suo obiettivo.

Eccoci ….. ci siamo, stende il corpo, tira gli addominali scolpiti, inclina leggermente la gamba sinistra in avanti e…… Sta per lottare!
E come finisce secondo voi questa battaglia tra il gigante Golia e il Davide?????
Chi vince secondo voi????
Azionate la vostra fantasia e raccontatemi voi il finale quando ci rivedremo!!!!

Guida turistica di  – Giulia Bellini

Giulia Bellini

Mi chiamo Giulia, ho 35 anni e sono nata a Firenze. La passione per la mia città natale cerco di trasmetterla agli altri cercando di accendere la loro curiosità attraverso la storia, gli aneddoti, le tradizioni  di una delle più…
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