Roma

Il Tesoro degli Argentari

Gianluca Pica ItalyProGuide
di Gianluca Pica

Il tesoro sepolto in un monumento in marmo di Roma

Roma, con la sua millenaria storia, è certamente una città piena zeppa di leggende su tesori nascosti e dimenticati, mai ritrovati o cercati, tesori monetari o culturali. Ebbene, tra tutte queste storie ce n’è una che vi vorrei raccontare oggi, qualcosa che ha strettamente a che fare con il cosiddetto Arco degli Argentari. Vediamo insieme di cosa si tratta…

Innanzitutto, il cosiddetto Arco degli Argentari è, architettonicamente parlando, un architrave in marmo, finemente decorato a rilievi per l’intera sua superficie, oggi appoggiata alla medievale chiesa di San Giorgio al Velabro. Ci troviamo, dunque, nel centro storico dell’Urbe, a pochissimi passi dal Circo Massimo. Il nome di questo meraviglioso monumento, eretto agli inizi del III secolo d.C., ci rimanda a personalità di spicco, nell’economia della Roma dell’epoca, che usavano il denaro in molteplici maniere, soprattutto dandolo in prestito per ricavarci poi degli interessi. Un po’ come i banchieri moderni, in un certo qual senso. Non sappiamo ancora bene quale dovesse essere la funzione di questo straordinario architrave, con i suoi rilievi a carattere naturalistico e le figure umane raffigurate che, con certezza, sono ritratti della famiglia imperiale dei Severi, allora al potere. Sicuramente gli Argentari donarono questa struttura all’imperatore, forse Settimio Severo. Ma adesso passiamo alla leggenda inerente all’Arco degli Argentari a Roma, una storia fantastica ambientata nell’Urbe del XV secolo.

Arco degli Argentari Roma

Siamo alla fine del Quattrocento quando al trono pontificio sedeva Papa Sisto IV, colui al quale dobbiamo, tra le tante cose, la risistemazione della Cappella Sistina o di Ponte Sisto. L’Urbe attirava migliaia di persone ogni giorno, così come la corte pontificia era certamente piena zeppa di uomini e donne che, in un certo modo, volevano entrare in contatto con il Papa. Roma, però, essendo una città antichissima era anche un luogo perfetto in cui nascondere un tesoro, ed è proprio una grande ricchezza che un misterioso uomo cercava quando, nella Roma della fine del Quattrocento, entrò in città.

Cercava qualcosa di molto preciso: il cosiddetto Tesoro degli Argentari.

Venne subito a conoscenza di questo strano monumento marmoreo, bellissimo ma ancora molto criptico nel suo apparato decorativo. Quell’insieme di figure animali ed umane, di elementi vegetali e naturali, probabilmente aveva stuzzicato la fantasia di molti. Inoltre, l’uomo in questione aveva un libro sempre a portata di mano, anch’esso molto misterioso, un tomo in cui, però, vi erano tracce del citato Tesoro degli Argentari. Non solo, poiché pare che nelle pagine del testo vi fosse un’indicazione abbastanza chiara: l’uomo avrebbe dovuto trovare, sulla superficie in marmo del monumento, un serpente ed una cornucopia. Vicino ad esse, poi, c’era un uomo che indicava con il dito indice verso il basso. Lì, decise l’uomo, si sarebbe dovuto scavare. Dunque, andò direttamente da Papa Sisto IV chiedendogli il permesso di scavare nel punto indicato. Il Papa accordò il permesso sospirato, forse pregustando l’idea di entrare in possesso del fantomatico tesoro.

Arrivò dunque il giorno tanto atteso, quello in cui l’uomo con la sua vanga cominciò l’opera di scavo. Poco dopo lui trovò un cunicolo stretto e tortuoso, e vi entrò. Purtroppo per voi, però, la storia effettivamente si conclude qui. Una volta intrapreso il percorso sotterraneo, infatti, l’uomo non fu più visto. Nessun altro si avventurò là dentro, e nessuno mai saprà se il nostro uomo abbia, effettivamente, trovato un vero tesoro nel sottosuolo di Roma.

Guida turistica di  – Gianluca Pica

Gianluca Pica

Eyes of Rome
Mi chiamo Gianluca e sono una guida turistica locale, nonché abilitata, a Roma e provincia. Mi reputo fortunato perché questa professione è la mia passione, e per questo mi piace poter condividere con voi le bellezze di Roma, in tutte le sue…
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