“Siracusa è la più grande città greca, e la più bella di tutte. La sua fama non è usurpata: occupa una posizione molto forte e inoltre bellissima da qualsiasi direzione vi si arrivi, sia per terra che per mare”.
Così scriveva il romano Cicerone intorno al 50 a.C. a proposito della città siciliana che, al tempo dei greci, era stata una delle maggiori potenze del Mediterraneo.
Cos’è rimasto di questa grandezza? Come possiamo immaginarne il passato?
Se vi piace l’idea di fare viaggi indietro nel tempo, vi consiglio di visitare il Parco Archeologico della Neapolis, alla periferia di Siracusa. Il suo nome significa “città nuova” ed è infatti il più giovane quartiere della polis siracusana, che comprendeva altri quattro distretti.
Camminando nella Neapolis è possibile ammirare i resti di imponenti monumenti greci immersi in un contesto naturalistico molto interessante: qui i fianchi di un’altura (il cosiddetto “colle Temenite”) sono stati scavati dai greci per prelevare materiale lapideo da costruzione, creando un insieme di suggestive grotte dette Latomìe.
Monumenti e cave di pietra convivono con una rigogliosa macchia mediterranea, che contribuisce a rendere ancora più piacevole la visita al parco.
Cosa non perdersi a spasso nella Neapolis di Siracusa?
Prima di tutto le grotte, cavità artificiali scavate forse già a partire dal VI secolo a.C. In particolare, esplorate:
- L’orecchio di Dionisio, l’antro usato (così si dice) dal tiranno siracusano Dionisio per rinchiudere i prigionieri ed ascoltarne i discorsi da un foro posto alla sommità del colle.
- La grotta dei cordari, lunga e complessa cavità sfruttata per secoli dai produttori locali di cordame.
I monumenti costruiti dai greci:
- Il famoso teatro, scavato nei fianchi del colle in posizione panoramica con vista mare.
- L’ara di Ierone, enorme altare sacrificale voluto dal tiranno Ierone II, ultimo dominatore della città prima della conquista romana.
- Lo sbocco dell’acquedotto Galermi nella grotta del ninfeo, luogo sacro per gli attori del teatro che qui invocavano le muse.
Completano la visita punti di interesse di diverse epoche storiche:
- L’anfiteatro romano della prima età imperiale.
- La “casa del mugnaio”, un piccolo edificio collegabile ai mulini che sorsero nell’area del teatro alla fine del Medioevo.
- La chiesa normanna di San Nicolò, edificata sopra la cosiddetta “piscina romana” (una vasta cisterna d’acqua ancora oggi visibile).
Curiosità
Nel parco della Neapolis si trovano anche molte sepolture; tra esse spicca quella che viene chiamata “tomba di Archimede”, che avrebbe accolto le spoglie mortali del celebre siracusano ucciso durante l’assedio romano del 212 a.C.
Purtroppo la tomba, seppure monumentale, non può essere riferita a questo personaggio; il suo aspetto infatti non coincide con la descrizione che ne fa Cicerone nella sua descrizione di Siracusa!