Senza curarci della privacy andiamo a curiosare nella vita di un atleta vissuto qualche tempo fa. Era il 2013 quando si imbarcò su un volo diretto a N.Y.C.[1]. Solo 2 anni dopo anche Los Angeles[2] lo volle, acclamato per 3 mesi richiamò un numero notevole di fans: 170.00 mila. E non sono pochi.
Entriamo nei dettagli:
Maschio, più alto della media (cm 128 da seduto), faccia (e non solo) …di bronzo, capelli folti, barba e baffi. Segni particolari tumefazione allo zigomo destro, cicatrici, ferite recenti alle guance e alla fronte, setto nasale deviato, denti mancanti. Dimenticavo…porta un fiore all’orecchio. Fotogenico, lato migliore: tutti.
Stiamo parlando di un boxer, quindi niente di strano.
L’atleta, per la cronaca, è il Pugile a Riposo. Quando non è in tournée, lo ospita Palazzo Massimo alle Terme, a Roma, una delle 4 sedi del Museo Nazionale Romano che sfoggia una collezione di arte classica da p a u r a, rettifico, da capogiro.
Il Pugile è un’opera maestra, una volta vista esercita un fascino magnetico. E infatti, vuoi il valore estetico, l’importanza del pezzo o il potere della seduzione, quando lo misero a riposo, 18 secoli fa, lo fecero con tutti i crismi, ricoprendolo di terra finemente setacciata perché non subisse neanche un graffio, LUI….che a giudicare dal volto, di ferite ne aveva già subite a iosa.
Così fu ritrovato, nel 1885, alle pendici del Quirinale, uscito, direbbe il sommo poeta, “a riveder le stelle “, ripulito con amabile cura. Rodolfo Lanciani l’archeologo che conduceva gli scavi confessa: “non ho mai provato un’impressione straordinaria simile (…) come se si svegliasse da un lungo sonno, dopo valorosi combattimenti.”
Non sappiamo esattamente quando il bronzo fu portato a Roma;
la statua, un originale greco, risale al IV secolo a.C. Archeologi e storici dell’arte antica ipotizzano che la bottega in cui venne alla luce fosse quella di Lisippo. Nientepopodimeno !!
L’arte greca da sempre evoca bellezza, quella ideale, dove la perfezione, unita alla levigatezza “della pelle” è il vanto dell’artista. Se andiamo a curiosare nelle sale incontriamo un altro atleta, uno famoso: Il Discobolo[3]. Pettorali scolpiti, non avevamo dubbi, volto che non tradisce sforzo ne emozione, non una minima incertezza prima del lancio.
Il Pugile, diversamente, ci mostra il corpo massiccio di un atleta, sorpreso, non nel momento dell’azione ma rilassato; un corpo nudo dove muscoli tonici raccontano di allenamento e fatica quotidiana. Quello che più colpisce è il volto, l’espressione degli occhi, che non ci sono più ma che riusciamo a immaginare mobili ed interrogativi.
Un fermo immagine, un’istantanea:
Il capo è girato, i suoni giungono ovattati per la sordità provocata dai colpi subiti; qualcuno ha suggerito che fosse intento a leggere le labbra dell’arbitro, sconfitta o vittoria (?): un verdetto andato perso. Azzardiamo un’altra ipotesi, uno scrosciante applauso da parte dei tifosi. E son soddisfazioni.
Quest’opera cambia (o meglio cambiò) i riferimenti, la rappresentazione del personaggio diventa “verosimile”, reale la sua età, i turbamenti, o, come il nostro Pugile a Riposo, un uomo, in carme, ossa e …… fiato, quello che ancora esala tra i baffi sollevandoli un pochino. Plinio il Vecchio[4], instancabile ficcanaso, scrive che Lisistrato (fratello di Lisippo, l’altro socio della bottega insomma), faceva calchi in gesso da persone viventi e “cominciò a rendere i ritratti somiglianti (…) e non più belli possibili “, chissà, forse il nostro amico era famoso e un giorno emergerà chiaro anche il suo nome.
Una cosa è certa, in questa sua seconda vita, inconsapevolmente, è diventato ambasciatore di bellezza. Rimane moltissimo da dire e da vedere, prendiamo appuntamento, Il Pugile ci aspetta, e nell’attesa indossa, come sempre, i suoi guantoni foderati di pelliccia.
[1] New York City –U.S.A. MET – Metropolitan Museum Exibition The Boxer : an Ancient Masterpiece
Getty Museum ,Getty Center L.A. California –Exibition “Power and Pathos : Bronze sculpture in Hellenistic Bronze” 2015
[3] Copia romana in marmo, 150 d.C. circa, dal Discobolo di Mirone , bronzo di V secolo a.c
[4] Vissuto nel I sec. d.c, scrisse un’opera enciclopedica in 37 libri “Naturalis HIstoria” con una sezione di Arte Antica, ho scherzato ovviamente, ma credo non si offenda.