Lo sbarco alleato avvenuto sulla costa a sud di Roma nella notte del 22 gennaio del 1944 è passato alla storia come “Lo Sbarco di Anzio”.
L’operazione, denominata “Shingle” (che significa ciottolo), prevedeva prima un attacco frontale alla Linea Gustav a nord di Napoli in modo da farvi affluire le riserve tedesche dislocate nell’area di Roma e subito dopo uno sbarco ad Anzio. Si riteneva che presi tra i due fuochi i tedeschi avrebbero abbandonato le loro posizioni e si sarebbero ritirati verso nord. In realtà le unità tedesche non arretrarono di un passo e circondarono le truppe angloamericane in una vera e propria trappola. Lo sbarco non avvenne solo ad Anzio bensì su tutta la costa compresa tra le attuali Nettuno, Anzio e Lavinio. In particolare le divisioni americane sono sbarcate tra Torre Astura e Anzio e quelle inglesi o britanniche tra Anzio e oltre Lavinio, fino a Tor San Lorenzo.
 
Se in quei giorni avessimo parlato con qualcuno del posto e gli avessimo chiesto dove erano sbarcati gli alleati, loro avrebbero risposto a Nettunia.
Dal 1940 era stato istituito un nuovo Comune denominato appunto così. Quindi ad essere precisi bisognerebbe dire che lo Sbarco è avvenuto a Nettunia e non ad Anzio.
Ma quindi perché si chiama Sbarco di Anzio?
Nelle mappe militari era segnato come “Capo d’Anzio” il Porto, il punto dove bisognava sbarcare. Ancora oggi rimane nella popolazione di Nettuno l’amarezza che la propria cittadina non venga a ragione ricordata per questo. La popolazione tutta ha sofferto in quei giorni di guerra lo sfollamento, la fame, la paura. Fino ad allora la guerra non li aveva toccati, poi dopo l’8 settembre del 1943 era cambiato tutto. Ancora oggi ci sono persone anziane che ricordano lucidamente quel periodo in cui erano ancora poco più che bambini. Sulla carta rimane alla storia come sbarco di Anzio, ma sulla pelle è stato lo sbarco di tutti, nettunesi e anziati.
Per chi fosse interessato alle testimonianze sul web, ci sono delle video-interviste, alcune delle quali sono state realizzate anche da me all’interno di un interessante progetto per la banca della Memoria.
Elenco dei link:
www.provinciadiroma/bancadellamemoria