Forse non tutti sanno che i Medici hanno governato Firenze non solo nel Rinascimento, ma hanno regnato la Toscana fino al Settecento. Molti di voi conoscono le gesta di Lorenzo il Magnifico, ma ora vorrei parlarvi di Gian Gastone de’ Medici, spesso ricordato solo come un sovrano obeso e capriccioso, incapace di sostenere il peso della dinastia che rappresentò.
Uomo appassionato di scienza e dal carattere sensibile, da ragazzo amava ritirarsi in una palazzina del Giardino di Boboli lontano dalle mondanità di corte.
Fu costretto dal padre a sposare una nobile vedova della Boemia. Il carattere duro della moglie e, chissà, il clima avaro di sole del nord Europa portarono il Medici all’alcolismo e alla depressione; infatti, spesso si recava a Praga dedicandosi a passatempi di certo non all’altezza del casato da cui proveniva.
Rientrato a Firenze e senza eredi divenne Granduca di Toscana per un triste scherzo del destino. Dalle cronache di corte sappiamo che consumava le giornate chiuso nella sue stanze della reggia medicea: Palazzo Pitti. Si racconta che Gian Gastone mangiava grandi quantità di cibo senza mai alzarsi dal letto, pulendosi la bocca con la propria parrucca e trascurando l’igiene personale, al punto che i servitori erano costretti a spargere profumi nella camera per nascondere il cattivo odore del sovrano. Immaginatevi lo sgomento degli alti diplomatici nell’essere ricevuti dal granduca in tale stato. Questi e altri aneddoti sono narrati su Gian Gastone assecondato dalla complicità del suo giovane e bel consigliere Giuliano Dami. Ad essere sincero, gli studi del passato hanno indugiato non poco su questi vizi, offuscando totalmente le azioni da lui compiute come uomo di governo.
Perciò vorrei invitarvi a conoscere questo sovrano non solo per le sue debolezze, ma anche per l’altezza di alcune sue idee; ad esempio, fu proprio lui a dare al grande scienziato Galileo Galilei una degna sepoltura all’interno della Basilica di Santa Croce, collocandolo di fronte alla tomba di un altro genio toscano, Michelangelo Buonarroti. Inoltre durante il suo regno non venne mai applicata la pena di morte.
Palazzo Pitti e lo splendido Giardino di Boboli offrono ancora oggi l’occasione di poter scoprire l’ultimo Granduca di Toscana e lo svolgimento della vita della corte de’ Medici. All’interno della dimora è possibile visitare la Galleria Palatina, che occupa gran parte del piano nobile. Nella prima sala ad accogliere i visitatori contemporanei c’è proprio il ritratto di Gian Gastone con gli abiti e la corona granducali, sullo sfondo si scorgono la Cupola del Brunelleschi con il campanile di Giotto avvolti da un cielo grigio e pesante, come fosse un triste presagio sull’ormai definitivo tramonto dei Medici su Firenze e la Toscana.