Durante le mie visite guidate mi capita spesso di dire che Mediolanum (oggi Milano) così come Nicomedia (oggi Ismit in Turchia), Treviri (oggi Trier in Germania) o Sirmio (oggi Sremska Mitrovica in Serbia), è stata una capitale ai tempi della Roma imperiale e tante volte la notizia poco conosciuta, ha stupito chi mi stava ad ascoltare.
Milano o meglio, Mediolanum diventa capitale dell’impero romano d’occidente nel 286 D.C. Il periodo è quello che vede un grande impero molto esteso, quello romano, che inizia ad avere alcuni problemi “di gestione”. E’ appunto per questa ragione che l’imperatore Diocleziano decide di suddividere i territori imperiali in due grandi aree, una ad ovest ed una ad est di Roma e di farsi aiutare da un altro imperatore e da due “vice” che subentreranno al posto degli imperatori alla loro morte. Nasce così la tetrarchia cioè un comando suddiviso (un potere di 4), dove coesistono 2 imperatori chiamati Augusti e 2 vice chiamati Cesari, con le loro relative capitali.
Massimiano Eurculeo è il fidato e valoroso generale scelto da Diocleziano per divenire il suo alter ego occidentale e sarà proprio lui a scegliere Mediolanum perché divenga sede principale della sua corte.
Massimiano sa bene che la posizione di Mediolanum è strategica. La tranquilla città di provincia fondata dai Celti alcuni secoli prima, si trova infatti a due passi dai principali valichi montani, al centro di una pianura dove le principali strade romane si intersecano e può così garantire controllo facilitato da rapidi spostamenti (per quanto rapidi potessero essere i viaggi all’epoca). Non dimentichiamo poi che Mediolanum è abitata da cittadini modello, è già dotata di splendidi edifici pubblici (un teatro, un’arena, un foro con i suoi templi) ed è protetta da possenti mura che Massimiano farà ingrandire e restaurare.
L’imperatore commissionerà inoltre la costruzione di un circo, del suo palazzo imperiale, di un horreum (un magazzino per derrate alimentari) e farà infine edificare delle imponenti terme che prenderanno il suo nome: le terme erculee.
Qualche anno dopo un altro importantissimo imperatore sceglierà Mediolanum per celebrare le nozze della figlia Costanza e sempre qui, nel 313 D.C. firmerà un documento che garantirà la libertà di culto a tutti gli abitanti dell’impero. L’imperatore si chiamava Costantino ed il documento appena citato “editto di Milano o di Costantino”.
Il poeta Ausonio infine, visitandola scriverà parole di elogio dicendo che a Mediolanum tutto è meraviglioso, che è una città benestante ed anche molto elegante.
Giunti a questo punto mi pare già di poter leggere nei vostri pensieri la domanda che tutti i miei ospiti mi fanno quando parlo dell’antica Milano Romana: “Emanuela, dove sono i resti di quei bellissimi edifici?”.
Giusto, avete ragione, dov’è finita l’antica Mediolanum? Come spesso dico Milano è una città da scoprire, una città introversa che mostra le sue bellezze a chi sa osservare attentamente. I resti dell’antica città imperiale ci sono e spesso la gente sbadatamente vi cammina accanto senza vederli. Sotto la piazza del Duomo abbiamo tanto da vedere, basta visitare l’area archeologica della cattedrale o semplicemente farsi una passeggiata nel mezzanino del metrò. Sotto l’edificio che accoglie la Camera di Commercio si possono vedere i resti del teatro romano. Sotto la chiesa di San Sepolcro è visibile quel che resta del foro romano e dietro il nostro bellissimo museo archeologico si possono ammirare le vestigia dell’antico circo, delle possenti mura protettive e di una torre di avvistamento.