La Connessione di Roger Waters con Anzio
Un Legame Speciale con la Città
Lo sguardo di Roger Waters ci segue dal murales vicino alla piazza I maggio di Anzio. C’è scritto “cittadino di Anzio”. Come è possibile? Forse non tutti sanno che il destino del leader dei Pink Floyd è legato ad Anzio già dall’inizio del 1944, quando lui aveva solo pochi mesi.
Il Sacrificio del Padre durante la Seconda Guerra Mondiale
Il padre era il sottotenente Eric Fletcher Waters, uno dei tanti soldati britannici sbarcati sulle coste di Anzio tra il gennaio e il febbraio del 1944, appartenente alla 167esima Brigata di Fanteria inglese, inquadrata nella Compagnia dell’8° battaglione Reali Fucilieri. Il 16 febbraio partì una grossa controffensiva tedesca, l’operazione Fishfang, in una zona verso la cittadina di Aprilia, per ricacciare in mare le truppe Alleate che cercavano di avanzare verso Roma per liberarla dall’occupazione nazista. Le compagnie britanniche vennero decimate, il padre di Roger Waters venne coinvolto e il suo corpo risulterà tra i dispersi.
L’Influenza sulle Opere di Waters
La vita di Roger Waters è rimasta segnata da questo vuoto incolmabile, che sarà di ispirazione per la maggior parte delle sue opere, come la canzone “when the tigers broke free”, che attraversa la parte iniziale del noto film “The Wall” di Alan Parker del 1982:
“Era poco prima dell’alba di un miserabile mattino dell’oscuro ’44…e la testa di ponte di Anzio fu tenuta al prezzo di alcune centinaia di vite comuni…”
Omaggio e Ricordo
Il 18 febbraio 2014, in occasione del 70° anniversario dello Sbarco, Roger Waters è venuto nella Sala Consiliare del Comune di Anzio che si trova all’interno della sontuosa Villa Corsini Sarsina, Villa cardinalizia del diciottesimo secolo, per ricevere l’onorificenza di Cittadino Onorario di Anzio. Oltre alle Istituzioni era presente anche Harry Shindler, veterano dello sbarco, reduce di guerra inglese che ha dedicato la sua intera vita ad una missione, quella di individuare le tombe dei soldati angloamericani morti in Italia, rintracciare testimoni, mettere in contatto i discendenti di chi aveva vissuto la drammatica esperienza della guerra. La sua continua ricerca ha permesso di localizzare il punto dove si presume, cadde il Sottotenente Eric Fletcher Waters, grazie alla rilettura di un rapporto stilato all’epoca dal comandante dell’8° battaglione dei Royal fuciliers, che descriveva le fasi cruente della battaglia di Aprilia. Il nome dello sfortunato ufficiale compare nella pagina datata 18 febbraio 1944 h11:30, riportando la sua morte.
Un Luogo di Memoria
Oggi il luogo, teatro della battaglia, è visitabile a tutti, nei pressi del fosso della moletta in via Buon Riposo nel comune di Aprilia (LT). Lì Roger il 18 febbraio del 2014 ha simbolicamente piantato un ulivo, circondato da un anello di marmo ove sono incise le ultime parole del requiem che lui stesso dedicò al papà mai conosciuto: “ashes and diamonds, foe and friend, we were all equal in the end” (Diamanti e cenere, amico o nemico siamo tutti uguali alla fine) dalla canzone “two suns in the sunset” contenuta nell’album “The final cut”.