Roma

Tor Pignattara

olga di Cagno
di Olga Di Cagno

Tor Pignattara, quando Roma diventa cristiana anche grazie ad una donna!

Lungo l’antica Via Lavicana circa al III miglio di quell’antica via (così era conosciuta la moderna Casilina), uscendo da Roma, ci si imbatte in una chiesa moderna, grande e visibile dedicata ai Santi Marcellino e Pietro. Solo se si entra nel suo cortile, però, si può entrare in un luogo al di fuori del tempo e dello spazio: il mausoleo di Sant’Elena (a dire la verità si potrebbe varcare addirittura un altro portale e ritrovarsi all’interno delle catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, tra le più grandi e ricche di tutta Roma…ma questa è un’altra storia…)

Alta, cilindrica, in parte diroccata, la torre mostra la maestria costruttiva con la quale ingegneri ed architetti romani nel pieno IV secolo d.C. sapevano erigere maestosi monumenti alla romanità; il suo nome moderno, Tor Pignattara lo si deve alla particolare tecnica costruttiva che inseriva le pignatte (grandi contenitori a forma ovoidale di terracotta) all’interno delle murature per alleggerirne la struttura ma consentirne, al tempo stesso, la resistenza.

Oggi la possiamo ammirare grazie ad un paziente e prezioso lavoro di restauro compiuto in sinergia tra la Sovrintenza capitolina, la Soprintenza statale e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, che ha permesso un’ammirevole opera di valorizzazione del bene.

Tor Pignattara, la moderna Tor Pignattara è un quartiere multietnico del V Municipio e un po’ questa sua vocazione internazionale è un’eredità del suo imperiale passato.

Certamente non era questo il nome con il quale lo conoscevano i pellegrini che all’alba dell’era cristiana giungevano a Roma per pregare nel mausoleo della santa che ha segnato, con la sua fede e la sua ricerca degli oggetti, uno degli inizi dei pellegrinaggi e della ricerca delle reliquie: Sant’Elena!

Una donna potente, forse la più potente donna dell’impero agli inizi del IV secolo d.C. che impresse una tale forza nel processo di cristianizzazione di Roma e dei suoi territori da poter essere ricordata come una delle artifici di questo epocale cambiamento: Elena, madre dell’imperatore Costantino, Domina Imperiale: si converte e rende pubblica ed ufficiale la sua adesione al cristianesimo; parte per i primi pellegrinaggi; porta reliquie; costruisce chiese; finanzia opere di bene; aiuta, e non poco a far rinascere Roma come capitale del cristianesimo!

Elena, imperatrice, subì anche violenze e discriminazioni: straniera e appartenente ad una condizione sociale tra le più vilipese e tra le più emarginate (pare che abbia esercitato anche l’antico mestiere) riuscì a farsi valere grazie alla sua arguzia, intelligenza e capacità politica.

La moderna Torpignattara, fedele alla vocazione multietnica dell’area che ne porta il nome, accoglie oggi numerose comunità straniere.

La moderna Torpignattara, fedele alla sua vocazione imperiale accoglie oggi anche i fortunati turisti che decidono di guardare e conoscere Roma anche oltre le solite mete conosciute.

Un piccolo grande gioiello imperiale la moderna Torpignattara degna di poter far parte della magnifica corona imperiale!

Guida turistica di  – Olga Di Cagno

Olga Di Cagno

Laureata e specializzata in Archeologia, dottorata in Architettura. Da settembre 2014, elaboro con l'Associazione Culturale OMNIA URBES, progetti di riqualificazione territoriale. Da aprile 2018, per il territorio italiano e comunitario, e dal gennaio 2019 per i Musei Vaticani ho ottenuto…
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